Noemi Comi

Noemi Comi è un’artista visiva e fotografa nata a Catanzaro nel 1996. Ha studiato presso la LABA, Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha conseguito la laurea in Fotografia con menzione d’onore. Attualmente frequenta il Biennio di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera.   

I suoi lavori sono stati esposti in mostre collettive e personali tra cui Phest Monopoli, Somerset House Londra, Photometria Festival Ioannina, Foto Wien Vienna, Interphoto Festival Bialystok, MIA Fair Milano, Palazzo Tadea Spilimbergo e Biennale della Fotografia Femminile Mantova. Dal 2020 è stata vincitrice o finalista di premi come Sony World Photography Awards, Gomma Grant, Premio Marco Pesaresi, New Post Photography Award, Premio Franceso Fabbri per le Arti Contemporanee, OD Photo Prize, Gibellina Photoroad, Premio Castelfiorentino e Premio Luigi Ghirri - GFI#11.  
Le opere di Noemi sono caratterizzate dalla presenza di colori forti e atmosfere surreali. Un viaggio continuo tra realtà e finzione che documenta gli aspetti più profondi della società contemporanea.   

Album di Famiglia

progetto inedito commissionato da Fotografia Calabria Festival 2024


Com’è oggi la famiglia italiana? Questa la domanda da cui prende le mosse il lavoro Album di Famiglia di Noemi Comi, giovane fotografa emergente. Il progetto è stato commissionato da Fotografia Calabria Festival per l’edizione 2024 in partnership con Lomography Italia. Alcuni scatti di Noemi Comi infatti sono stati realizzati con una macchina fotografica Diana F con ottica in vetro e pellicole Purple Pétillant. Il progetto ha visto protagoniste su tutto il territorio nazionale, dal Sud al Nord d’Italia, famiglie composte da coppie omosessuali, monogenitoriali, con figli nati con la tecnica della fecondazione in vitro o adottati, ma anche famiglie senza figli.  

Album di Famiglia propone una riflessione necessaria alla luce dei diritti civili ottenuti negli ultimi anni in tema di matrimonio, adozione e maternità che vanno a portare una profonda modificazione del tessuto sociale di un Paese non più solo cattolico, ma soprattutto laico. Se infatti prima per famiglia s’intendeva esclusivamente quella formata da un uomo e una donna, dai loro figli, da eventuali nonni e affini, oggi questa idea è culturalmente cambiata e si è sempre più portati a ritenere che la famiglia sia un posto dove in primis c’è amore e l’amore può avere infinite sfumature.  

Ciascuna ha la sua storia da raccogliere in un Album di Famiglia, una selezione di fotografie che mostrano la scelta di appartenere a una famiglia considerata “non tradizionale” in Italia, una scelta dettata dall’esigenza di essere liberi di amare e di scegliere la propria felicità lottando contro stereotipi e abbattendo barriere sociali e culturali. Quindi il contrasto dato da una narrazione che più tradizionale non si può, come quella di raccogliere i momenti di vita in un album di fotografie, e dalle famiglie sentite come le meno “tradizionali” possibili. Sta a chi guarda domandarsi se questo contrasto esiste davvero o se è solo frutto di un retaggio culturale da archiviare. 

Chiara Gargioli, giornalista