Alessandro Toscano
Alessandro Toscano (1981) è un artista visuale la cui produzione spazia dal video alla fotografia con un approccio multidisciplinare tra documentario, antropologia e arte pubblica attraverso processi generativi di comunità. Alla sua ricerca personale unisce l’impegno nel mondo della fotografia ed editoriale e del video documentario. Da anni collabora con i principali magazine italiani ed esteri. Dal 2009 al 2016 è fondatore e direttore dell’Agenzia fotografica internazionale OnOff Picture. Tra le sue principali collaborazioni editoriali: Financial Times Magazine, L'Espresso, Le Parisien, Liberation, Internazionale, D di Repubblica, Marie Clair, Einaudi Editore, Famiglia Cristiana, Huffington Post, Il Venerdì di Repubblica, Io Donna, La Repubblica, Qui Touring, SETTE Corriere della Sera, Wired, Feltrinelli editore. Nel 2015 è impegnato Carcere Spazio Urbano, progetto partecipativo sul tema dell’abitare carcerario in Italia, già presentato in Biennale di Architettura con l’Associazione U-BOOT ed esposto all’interno di Cagliari Capitale Italiana della Cultura a cura di Matteo Balduzzi/MUFOCO. Con il suo progetto OverTourism nel 2017 è vincitore del Premio Fundación Ankaria/PhotoEspañaDescubrimientoPHE dell’Accademia Reale di Spagna, finalista al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee e alla Call For Project ABITARE indetta da MUFOCO_MiBACT_Triennale di Milano e nel 2018 finalista al Premio Combat Prize. Nel 2020 è vincitore del premio New Post Photography? Mia Photo Fair. Nel 2021 è artista in residenza e comunity manager del progetto TUNÈA, progetto di rigenerazione territoriale attraverso i linguaggi dell’arte e la progettazione partecipata di spazi di comunità, che con l’Associazione U-BOOT è vincitore del Bando Creative Living Lab 2021 promosso dalla Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Nel 2023 realizza il documentario PLAYOUT in collaborazione con CIG Arcigay Milano, presentato in anteprima al MIX Festival di Milano ed esposto al PAC Museo d’arte contemporanea di Milano e il documentario Abitare la Vacanza per il Festival Architettura II edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Tra il 2023 e il 2024 ha prodotto per il MAXXI Museo Internazionale delle Arti del XXI Secolo il documentario Una Processione Mistica sull’opera della fotografa Valentina Vannicola e la video installazione Da Guido parte integrante della mostra Guido Guidi - Col Tempo 1954-2024. Attualmente è docente e responsabile del Corso di Regia del Documentario presso l’Accademia di Cinema 09 di Milano.

Overturism
Il progetto esplora il fenomeno del turismo di massa in alcune delle principali città d’arte italiane. Attraverso un processo di elaborazione digitale, queste immagini ci mostrano la relazione esistente tra identità storico-architettonica e le dinamiche del turismo globale. Questo mutevole e continuo flusso di passanti costituisce una demografia del turismo che modifica la percezione e la morfologia di questi luoghi e apre una riflessione sul loro significato e il loro ruolo nella nostra società. Secondo il World Tourism Organization, ogni anno nel mondo viaggiano circa 1,4 miliardi di turisti, di cui circa la metà sceglie come destinazione l’Europa. L’Italia, con più di 60 milioni di turisti nel 2018 (WTO), è risultato essere il 5º paese al mondo come numero di visitatori, attratti nel “Bel Paese” dalle numerose città d’arte come Roma, Firenze e Venezia che con i loro innumerevoli capolavori d’arte, sono tra i luoghi più visitati al mondo. Questa massa indistinta di persone che ogni giorno si riversa nello spazio urbano, porta con sé e innesca una serie di istanze e dinamiche caratteristiche della nostra contemporaneità, rendendo questi luoghi uno dei simboli del rapporto che sussiste tra spazio definito e società globale. Ma cosa rende questi luoghi così attraenti? La loro celebrità è dovuta sicuramente alle loro peculiarità storico e artistiche, ma anche ad un preciso piano di marketing più o meno consapevole e strutturato che ripropone questi luoghi e il loro immaginario in tutto il mondo, rendendo la loro immagine simulacro della loro monumentalità. La capacità d’attrazione globale è infatti direttamente proporzionale alla capacità di questi luoghi di essere riprodotti mediaticamente, sia da organi istituzionali che dal turista stesso: secondo il portale sightmaps.com di Google ad esempio, che permette la visualizzazione dei luoghi più fotografati al mondo attraverso l’analisi di miliardi di geotags di immagini presenti sul web, i luoghi del turismo globale risultano essere i più fotografati e geotaggati al mondo. Proprio questa loro particolarità scenico-mediatica li rende agli occhi del turista delle mete predilette oltre che per la loro valenza culturale, perché luoghi facilmente fruibili poiché riconoscibili e “familiari”. Di contro e non a caso, i luoghi del turismo come quelli istituzionali, gli aeroporti, le stazioni ferroviarie e metropolitane, sono tra quelli più controllati e monitorati dagli apparati di sicurezza perché indicati come possibili bersagli di atti di terrorismo. È proprio questa stratificazione di dinamiche e simbolismi manifesti e non che rende questi spazi delle moderne frontiere della globalizzazione, dove tutto si incrocia e si sovrappone in un movimento collettivo in cui i confini tra dinamiche di mercato, di controllo, sociopolitiche e di ipermediazione, si ibridano e si intrecciano in un unico flusso organico di persone. Partendo da queste riflessioni e da un apparente approccio oggettivo e distaccato, come da conferirne un presunto valore documentaristico, l’intento è quello di elaborare un nuovo modo di guardare lo spazio urbano per offrirne una rappresentazione soggettiva che permetta di interpretare e rappresentare la sovrapposizione di tutte le istanze sociali che attraversano questi luoghi.
Alessandro Toscano